Canzone tabelline

martedì 23 giugno 2009

Filastrocca sull'estate



Estate

" E' pronta la borsa per la spiaggia ? "
"Non ancora, mammina, mannaggia!
Ecco il telo colorato,
il costume variegato,
olio, crema, dopo-sole,
tutto ciò che mamma vuole.
Fresche bibite da bere,
focaccia del panettiere.
Un bel paio di occhiali,
ciabattine con le ali;
la paletta, il secchiello,
per poi fare un bel castello.
Siamo pronte per andare:
sole, spiaggia, mare, mare! ".

domenica 21 giugno 2009

Disegni pesci




Bambini divertitevi a stampare questi disegni sul mare e a colorarli.

mercoledì 17 giugno 2009

Poesia sull'estate



ALLA SPIAGGIA

Che bello andare sulla spiaggia
dove comincia il mare.
E lì che ci sono alghe da scoprire,
canali da scavare,
conchiglie da ascoltare.

Con la sabbia costruiamo
un castello,
poi la sabbia
si scioglie e il castello
scompare.

Dalla roccia guardiamo le onde,
non sono mai uguali, davanti
al mare anche il tempo scompare.

Con tutto quel blu
un pensiero che sia brutto
non c’è più.

(Nico Orengo)

venerdì 12 giugno 2009

lunedì 1 giugno 2009

La leggenda del Minotauro


La leggenda narra che Minosse, giusto e saggio re di Creta, aveva fatto rinchiudere il Minotauro in un labirinto fatto costruire appositamente dall’ingegner Dedalo. In quell’epoca la città di Atene era sottomessa a Creta e in virtù di questa sottomissione era costretta ad inviare ogni anno 7 fanciulli maschi e 7 fanciulle femmine affinché il Minotauro potesse nutrirsi di carne umana. Teseo, giovane e audace figlio dell’allora re di Atene, Egeo, si recò a Creta per sconfiggere il Minotauro e spezzare questa infinita catena di sacrifici umani. Il coraggioso Teseo promise alla dolce Arianna, figlia del re Minosse, che una volta ucciso il mostro l’avrebbe sposata. Riuscì nell’impresa, anche grazie all’aiuto della figlia di Minosse che col suo leggendario filo lo condusse indenne fuori del labirinto. Ma una volta salvo, Teseo che era già sposato, non poté mantenere la promessa e abbandonò Arianna sull’isola di Nasso, dove il re Dioniso la trovò e la prese in sposa. Teseo riprese la strada di casa onorando la promessa che aveva fatto al padre Egeo il quale gli aveva fatto promettere che, in caso di successo, avrebbe sostituito le vele nere(in segno di lutto) della sua imbarcazione con delle vele bianche, segno inequivocabile di vittoria. Teseo mantenne la promessa ma una tempesta furiosa e violenta lo colse d' improvviso e un fulmine strappò la vela bianca. Il giovane fu costretto perciò a rimettere la vela nera e il padre Egeo, avvistandolo da lontano, credette che il figlio non fosse riuscito nell’impresa. Egeo, padre disperato si gettò dalla scogliera e affogò in un mare che ancora oggi si chiama Mar Egeo… il mare che custodisce e culla da secoli il dolore e la disperazione di un padre che perde suo figlio, simbolo di mille altri padri e mille altre storie, mescolate tra le onde azzurre.

LA CIVILTà CRETESE O MINOICA


La civiltà cretese (detta anche "civiltà minoica") si sviluppò lungo le coste e nelle isole dell'Egeo dal II millennio al 1400 a.C. e prende il nome dall'isola di Creta, dove gli scavi archeologici, in epoca moderna, hanno portato alla luce le testimonianze più rilevanti di questa civiltà. Due grandi città, Knosso e Festo, si dividevano, inizialmente, il territorio dell'isola, che venne poi unificato sotto il dominio di Knosso.
La civiltà cretese si basava prevalentemente sull'agricoltura, grazie al fertile suolo del’isola che produceva olio, grano e vino in abbondanza, e sul commercio marittimo.
Dotata di una potente flotta e governata da sovrani amici fra loro, Creta godeva di prosperità e pace che, grazie anche ad un florido commercio con altre città della Grecia, dell'Egitto e della Siria, le consentirono di arricchirsi in modo considerevole.

La popolazione viveva in numerosi villaggi e in una decina di città costruite in prevalenza lungo le coste, come Cnosso, Mallia, Gournià.
Le città cretesi erano prive di mura, forse perché il mare proteggeva gli isolani da pericoli esterni e rari erano i conflitti interni. Nelle città più importanti sorgevano i palazzi che, oltre ad essere la residenza del re, erano anche il centro delle attività economiche, con i loro grandi magazzini per la raccolta del cibo, le botteghe artigianali, gli archivi, gli spazi teatrali dove si svolgevano cerimonie pubbliche.
La presenza di diversi palazzi dimostrerebbe che l'antica società minoica era divisa in piccoli regni indipendenti, ognuno retto da un sovrano, tra i quali il "Minosse" di Creta doveva avere un ruolo preminente.

Il palazzo di Cnosso

L'archeologo inglese Sir Arthur Evans (1851-1941) fu lo scopritore, nel 1894, del più vasto e famoso palazzo minoico, a Cnosso. Egli condusse per anni degli scavi sul luogo e i resti del colossale edificio riportato alla luce strabiliarono il mondo intero.
Il palazzo di Cnosso era sede del potere civile, militare, religioso e di molteplici attività, gestite con grande oculatezza ed efficienza dal signore del luogo e dai suoi funzionari. Più una sorta di cittadella che non un palazzo, con le sue centinaia di stanze: quattrocento locali per l'esattezza, collegati da scale, corridoi e cortili.La reggia doveva essere di una bellezza abbagliante, come si conviene al re di un popolo così potente.
L'ala orientale era costruita a ridosso di una collina e varie scalinate collegavano i piani a differenti altezze. Non stupisce che edificio di tale complessità abbia fatto nascere la leggenda del labirinto (il termine labyrinthos, ossia palazzo, fu utilizzato dai Greci per designare un luogo in cui è difficile orientarsi).
Un motivo caratteristico dell'architettura cretese era l'apertura nel soffitto chiamata lucernario. Da lì entrava forte la luce del sole che creava bellissimi effetti; ma entrava anche la pioggia e il pavimento era inclinato per facilitare lo scolo dell’acqua.
Molto caratteristiche le colonne, in legno, e spesso colorate di rosso: sostanzialmente tronchi d’albero capovolti, con la parte più larga in alto per sostenere il capitello.

Torneo di scherma



Ieri a Nuoro si sono svolte le gare di scherma e di fioretto.Tra i tanti partecipanti Mattia ha vinto il primo premio.
Complimenti sei stato bravissimo e la maestra è fierissima di te!