Canzone tabelline

domenica 7 febbraio 2010

Le maschere italiane




Sardegna

I Mamuthones a Mamoiada

Il fulcro del Carnevale di Mamoiada - uno degli eventi più celebri del folclore sardo - è costituito dalla sfilata dei Mamuthones. Sono state avanzate diverse ipotesi sull'origine della rappresentazione: dalla celebrazione della vittoria dei pastori di Barbagia sugli invasori saraceni fatti prigionieri e condotti in corteo, al rito totemico di assoggettamento del bue, ad una processione rituale fatta dai nuragici in onore di qualche nume agricolo e pastorale.
I Mamuthones indossano un vestito di velluto tipico degli abitanti della Barbagia, sopra al quale portano "sa mastruca", un giubbino di montone rovesciato e senza maniche. Sul petto e sulla schiena portano legati numerosi campanacci e campanelli che producono il tipico tintinnio che risuona per le strade di Mamoiada durante il Carnevale. Il loro viso è nascosto da una maschera nera scolpita nel legno e hanno un fazzoletto legato sotto il mento.
I Mamuthones avanzano distribuiti in sei coppie e sono affiancati dagli Issohadores, giovani vestiti con pantaloni di velluto nero, camicia bianca e corpetto rosso. Mentre i Mamuthones procedono in modo lento e ritmico, piegati dal peso dei loro campanacci, gli Issocadores avanzano agilmente, catturando alcune persone del pubblico con una sorta di fune. I malcapitati possono liberarsi solo dopo aver offerto da bere.
La sfilata inizia nel pomeriggio, finisce a notte fonda ed è interrotta da numerose soste, per bere il vino pagato dalle persone del pubblico catturate. Il Carnevale di Mamoiada inizia con la festa di Sant'Antonio Abate (il 16 - 17 gennaio), prima uscita per Mamuthones e Issohadores e si conclude nel giorno di Martedì grasso, con la sfilata del Juvanne Martis Sero, un fantoccio portato per le vie di Mamoiada sopra un carretto.

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