Canzone tabelline

giovedì 30 aprile 2009

Sagra di Sant' Efisio


Breve Storia

Efisio
nacque in Elia, città dell'Asia Minore vicino ad Antiochia, da Cristoforo, cristiano segretamente, e Alessandra, pagana. Alla morte del marito Cristoforo, Alessandra insegnò al figlio Efisio l'adorazione agli dei. Venuta a sapere che l'Imperatore Diocleziano si trovava ad Antiochia, Alessandra si presentò a Lui, assieme ad Efisio, chiedendogli di prendere il proprio figlio come soldato delle proprie guardie. L'imperatore, notato il nobile e bell'aspetto di Efisio, lo tenne con se amandolo sino ad affidargli il Comando di gran parte del suo esercito. Lo inviò inoltre in Italia affinché perseguitasse i Cristiani.

Efisio si diresse verso Urittania dove gli abitanti lo accolsero con gioia e rispetto. Una notte, un rumore terribile tramortì Efisio e i soldati mentre una voce scese dal Cielo e si rivolse a lui dicendogli: Oh Efisio, donde vieni e donde vai?. Efisio fortemente impaurito rispose: Vengo dalla città di Antiochia, sono figlio di Alessandra prima dei cittadini di Elia e Diocleziano mi ha concesso piena autorità in Italia contro i Cristiani. Si udì di nuovo la voce dal cielo: Oh Efisio anche tu verrai a me, per mezzo della palma del Martirio. Dopo aver fatto alcune domande Efisio si sentì rispondere: Io sono Colui che tu perseguiti Figlio del Dio Vivo. Improvvisamente una croce splendente gli apparve nel cielo e quella stessa croce si impresse nel palmo della sua mano portando da quel momento Efisio a beatificare il Signore Dio. La notte seguente Efisio entrò a Gaeta e convocò gli artigiani della città chiedendo loro chi fosse disposto a fargli un oggetto che gli era necessario. Gli artigiani, intimoriti non accettarono l'incarico. Efisio chiamò quindi un tale di nome Giovanni e gli comandò di realizzare la croce che aveva impressa nel palmo della mano. Da quel momento Efisio non perseguitò i cristiani ma li difese disobbedendo agli ordini di Diocleziano. L'imperatore incaricò allora il giudice Iulisio di sostituire Efisio ed incarcerarlo. Il giudice Iulisio sentendosi prossimo alla morte, lasciò a Flaviano l'incarico di procedere con il martirio di Efisio che fu condotto a Nora dove venne giustiziato il 15 gennaio del 303 d.c.



Festa di Sant'Efisio

Dal lontano 1657 ininterrottamente ogni 1° di maggio si svolge a Cagliari la processione religiosa di S. Efisio, notoriamente più conosciuta come “ Festa di S. Efisio “.

L’intera Sardegna è strettamente legata alla devozione del Santo e ogni primo maggio sfilano in processione a Cagliari tutti i colori dell’isola con i costumi dei vari paesi partecipanti, ma anche le cosiddette “traccas” carri addobbati a festa trainati da buoi, all’interno dei quali sono esposti in mostra i prodotti più genuini della terra, dell’artigianato sardo ed i dolci messi in bella mostra nei cestini appositamente intrecciati e per finire sono presenti i cavalieri del Campidano di Cagliari nei costumi tradizionali del paese di provenienza oltre ai cavalieri cosiddetti “ miliziani “ che originariamente facevano parte della scorta armata al Santo guerriero quando dalla chiesetta del quartiere Stampace veniva portato in processione fino al luogo del martirio avvenuto a Nora ( località distante una trentina di chilometri da Cagliari ), in modo da evitare che vari assalti di predoni s’impadronissero dei gioielli del Santo o della statua stessa.

Tra le figure di rilievo della Festa di S. Efisio sono da tenere presenti sia “ l’Alter Nos “ ( che oggi è a tutti gli effetti il rappresentante dell’Amministrazione Comunale ) e che prende parte a tutti i festeggiamenti in onore del Santo che non si limitano alla giornata del 1° maggio, ma che durano almeno un mese se non di più, ed il “ Terzo Guardiano “ che è coinvolto in tutta l’organizzazione religiosa e nel risolvere tutte le varie incombenze di varia natura che riguardano l’Arciconfraternita di S. Efisio, tutti i Confratelli e le Consorelle, e le decisioni pratiche di organizzazione dei diversi eventi che ruotano intorno alla Festa e che si svolgono lungo il percorso della processione che dura quattro giorni dal 1° al 4 maggio a partire da Cagliari, per poi proseguire al Giorgino( località nella quale viene cambiato il cocchio di città con quello di campagna e gli abiti del Santo), per poi proseguire a Capoterra, Sarroch, Villa S. Pietro, Pula e Nora e percorso inverso che si effettua il 4 maggio ( giorno di rientro della statua in città proveniente da Nora ).

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