Le Guerre Persiane
Tra l’VIII e il VII sec. a.C. molte città greche avevano fondato le loro colonie in Asia Minore, l’attuale Turchia. Tra queste ricordiamo Bisanzio, Mileto, Sardi e tante altre.
Verso la fine del VI sec. a.C. , però, l’Asia Minore fu assorbita dall’ Impero Persiano.
Nel 499 a.C. Mileto si ribellò, aiutata da Atene, a Dario il re di Persia.
Dario non poté tollerare l’offesa subita: conquistò e distrusse Mileto e decise di punire anche la città che aveva aiutato i ribelli, così dichiarò guerra ad Atene . Scoppiò cosi la Prima Guerra persiana.
Dario nel 490 a.C. radunò un grande esercito e una potente flotta con destinazione Atene.
Nel frattempo Sparta e Atene si allearono e affrontarono i Persiani a Maratona (a una quarantina di chilometri da Atene): 10000 soldati greci riuscirono a sconfiggere da soli 20000 persiani.
Dieci anni dopo la battaglia di Maratona, Serse, il figlio di Dario, decise di nuovo di attaccare la Grecia, a nord da terra e a sud da mare. Cosi nel 480 a.C. ebbe inizio la Seconda Guerra persiana.
L’esercito persiano trovò il primo sbarramento al passo delle Termopili , dove 300 soldati Spartani a costo della loro vita impedirono ai nemici, anche se solo per poco, di entrare in Grecia resistendo eroicamente per tre giorni. Ma, nonostante il valore e il coraggio di questi soldati, le forze persiane continuarono ad avanzare.
Dopo questa sconfitta la situazione di Atene era disperata. Con la città in fiamme, le donne e i bambini si rifugiarono sull’isola di Salamina e gli uomini corsero sulle navi. Avvenne cosi la Battaglia di Salamina in cui Temistocle, un valoroso generale Ateniese, escogitò un astuto stratagemma e con solo 200 navi riuscì ad affondarne ben 1200! Fece finta di darsela a gambe in modo da farsi inseguire dai nemici. I nemici li inseguirono ma Temistocle fece un gran dietro front e attaccò i Persiani che ora mai erano incastrati nello stretto. Le navi che tentavano di fuggire vennero distrutte.
Nel 479 a.C. gli Spartiati sconfissero una volta per tutte i Persiani nella Battaglia di Platea. A questo punto Serse non poté fare altro che tornare in Persia in fretta e furia, insieme a quello che era rimasto del suo esercito.
Fu cosi che finirono le guerre persiane. Le piccole polis greche, unite, avevano sconfitto un grande impero.
La guerra del Peloponneso
L’alleanza tra Sparta e Atene fu però un evento straordinario che si verificò solo in occasione dell’attacco persiano, le città della Grecia infatti erano spesso rivali tra loro.
Atene cercava di allargare la propria influenza alleandosi con oltre città greche e cosi Sparta nel 431 a.C. la attaccò dando inizio alla Guerra del Peloponneso.
Le polis combatterono a lungo ( quasi trenta anni ) senza vincitori né vinti, ma nel 415 a.C. gli Ateniesi tentarono di conquistare Siracusa, alleata di Sparta, subendo due anni dopo una pesante sconfitta. Atene fu costretta ad arrendersi nel 404 a.C.
La guerra del Peloponneso indebolì l’intera Grecia e ben presto se ne videro le conseguenze infatti nel 38 a.C. Filippo II, il re dell’Impero macedone invase il Peloponneso e mette fine all’indipendenza delle polis.
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