L'estate di San Martino è un periodo invernale in cui, dopo le prime gelate, si verificano condizioni climatiche di bel tempo e relativo tepore.
San Martino viene festeggiato l'11 Novembre.
Tradizionalmente durante questi giorni si aprono le botti per l'assaggio del vino novello, che solitamente viene abbinato alle castagne. Questa tradizione è celebrata nella famosa poesia di Giosuè Carducci intitolata appunto San Martino.
SAN MARTINO
La nebbia a gl'irti colli
piovigginando sale,
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar;
ma per le vie del borgo
dal ribollir de'tini
va l'aspro odor de i vini
l'anime a rallegrar.
Gira su'ceppi accesi
lo spiedo scoppiettando:
sta il cacciatore fischiando
sull'uscio a rimirar
tra le rossastre nubi
stormi d' uccelli neri,
com'esuli pensieri,
nel vespero migrar.
La nebbia a gl'irti colli
piovigginando sale,
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar;
ma per le vie del borgo
dal ribollir de'tini
va l'aspro odor de i vini
l'anime a rallegrar.
Gira su'ceppi accesi
lo spiedo scoppiettando:
sta il cacciatore fischiando
sull'uscio a rimirar
tra le rossastre nubi
stormi d' uccelli neri,
com'esuli pensieri,
nel vespero migrar.
Parafrasi
La nebbia, accompagnata da una leggera pioggia autunnale, sale verso i colli ricoperti di alberi spogli mentre il mare rumoreggia e spumeggia sotto l’impeto del maestrale; ma per le vie del paese, l’odore del mosto che fermenta nelle botti, rallegra gli animi degli abitanti.
Sopra ceppi di legno accesi è posto uno spiedo che scoppietta; il cacciatore fischia sulla porta ed osserva tra le nubi che rosseggiano al tramonto del sole gli stormi di corvi che se ne vanno lontano come lontano la sera se ne vanno le preoccupazioni.
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