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mercoledì 10 marzo 2010

L'origine di Roma


Intorno all'VIII secolo a.C., tra il Mar Tirreno e le colline lungo il fiume Tevere, nacquero i villaggi del popolo dei Latini. Questi villaggi sorgevano sopra i sette colli ( Campidoglio, Quirinale, Viminale, Palatino, Esquilino, Celio e Aventino) perché il terreno vicino al fiume era paludoso e quindi poco adatto alla vita umana.
Ben presto i Latini si mescolarono con i Sabini, altra popolazione della zona.
Questi popoli avevano in comune la stessa religione, ma ciascuno rimase autonomo rispetto agli altri, cioè si organizzava per proprio conto.
Le popolazioni latine si dedicavano allevamento di pecore e all'agricoltura, coltivavano orzo, grano e farro.
Impararono a lavorare le materie prime trasformandole in prodotti da commerciare: tessuti, ceramiche, oggetti in metallo.
Il villaggio sul colle Palatino divenne il più importante degli altri perché sorgeva in una posizione particolarmente favorevole. Era infatti vicino alla zona in cui si poteva attraversare facilmente il Tevere perchè le rive del fiume erano vicine. In quel punto, in mezzo al fiume, sorgeva anche l'Isola Tiberina, che si trovava al centro delle rotte commerciali che collegavano il Nord e il Sud della penisola e che attraversano il fiume.
D lì infatti passavano i mercanti che barattavano i loro prodotti in Etruria, a nord, e nelle colonie greche a sud. Una merce particolarmente pregiata era il sale che proveniva dalle saline vicine alla costa. Il sale nell'antichità erra molto importante perchè serviva a conservare i cibi.
Gli scambi commerciali presto portarono ricchezza e il contato con i mercanti greci e etruschi fu occasione di nuove conoscenze.
I villaggi poco a poco si ingrandirono fino a unirsi e a dare origine alla città di Roma.
Secondo la leggenda, Roma venne fondata nel 753 a.C. .

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